Cosa vedere a Valencia: visitare la città “as a local”

Valencia, come sapete già, è una delle città fuori dall’Italia dove sono stata più spesso. Ed una di quelle dove so già che tornerò altre n volte.
Durante gli anni passati ho avuto modo di assaporarne la vita da local, complice la mia amica che oramai ci vive da diverso tempo, ed ho visitato ogni volta un piccolo pezzo della città. Ma non avevo mai fatto un vero e proprio tour e, quindi, non vi avevo mai detto cosa vedere a Valencia.

Stavolta è stato differente. Un po’ perché per la prima volta è venuto con me Corrado, che in Spagna non c’era mai stato, un po’ per la nostra passione per la natura, l’arte, in tutte le sue forme, e sopratutto i Patrimoni Unesco, un po’ per via della collaborazione con Visita Valencia.
Insomma, vuoi per un misto di questi argomenti, vuoi anche perché abbiamo avuto a disposizione la guida migliore che ci possa essere, Paloma Ceballos di Finest TurEvents, ma Valencia non mi è sembrata mai così bella.

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Se non ci siete ancora stati dovete assolutamente andarci (non per nulla vi sto raccontando cosa vedere a Valencia)! Ci sono luoghi imperdibili ed io vi consiglio proprio di rivolgervi a Paloma per organizzare la vostra visita. Vi guiderà alla scoperta dei luoghi più insoliti e sarà in grado di vestire il tour su di voi e sulle vostre attitudini e predisposizioni naturali, regalandovi una esperienza diversa dal solito giro turistico. E non solo, trascorrerete ore piacevolissime, perché Paloma è simpatica, parla un italiano quasi perfetto, ed è preparatissima! Qualsiasi nostro dubbio è stato sciolto all’istante!

E credetemi, chi mi conosce sa che io non amo tantissimo le visite guidate, provo quasi una sensazione di repulsione verso chi ti recita la solita litania a memoria, raccontandoti paginette che potresti tranquillamente leggere su una guida. Paloma, col suo sorriso, trasmette tutto il suo amore per questa città, e già questo è bellissimo, e non ha un copione. Come vi dicevo, sceglie le mete insieme a voi ad ogni passo, modificando l’itinerario se scopre che può esserci qualcosa di più adatto a voi.

Ma torniamo a noi e a Valencia. Ve ne ho già parlato in altri post (se volete rileggerli ecco qui il link), ma di Valencia la cosa che più mi ha sempre colpito è la sua capacità di unire, senza sembrar incoerente, un centro città antico e ricco di storia, con un quartiere, quello della Città delle Arti e delle Scienze, completamente innovativo e proiettato verso il futuro. E non mancano le zone naturalistiche, quali l’Albufera e le spiagge.

Un connubio che la rende perfetta per diverse tipologie di viaggiatori, da chi ama i viaggi culturali o architettonici a chi preferisce la vita all’aperto. Da chi si dedica a musei e visite a chi invece ama la vita notturna. Da chi viaggio da solo o in coppia a chi fa viaggi family o con bambini. Insomma, ce ne è davvero per tutti i gusti.

Valencia è una città calda, non intendo, o almeno non solo, climaticamente, anche se a dire il vero il meteo è sempre piuttosto mite e piacevole.
Valencia è una città che accoglie. E’ piccola al punto giusto e ricorda i piccoli borghi del centro Italia o città affacciate sul mare quali Bari.
Valencia ha in sé quel calore capace di farti sentire a casa mentre passeggi tra i sui vicoli o attraversi le sue piazze assolate e sempre allegre, dove il chiacchiericcio di gente e bambini ti riempie il cuore di gioia.
Valencia è una città di quelle in cui vorresti trascorrere delle ore solo a zonzo, o in bicicletta, semplicemente per respirarne l’aria.
Valencia è splendida, nella sua eleganza che non mette mai in soggezione, in tutte le stagioni ed a tutte le ore del giorno e della notte, quando i lampioni ne disegnano il profilo colorandolo di dorato.

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E siccome il nostro tour si chiamava #ColoriDiSpagna, vi racconto anche che Valencia è il verde degli alberi del Turia ed i colori accesi dei fiori nei prati, è le mille tonalità dei tanti murales che disegnano i quartieri della città, è il marrone ed il grigio delle strade acciottolate, è il blu intenso del cielo, i colori caldi delle vetrate delle chiese, il giallo paglierino dei palazzi antichi ed il bianco delle statue di marmo, l’argento dei pesci al mercato ed il rosso della Sangria.

Ed è il profumo del mare, dei fiori, della paella, dei forni, dei bambini che giocano e di una città che pulsa di vita.

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Cosa vedere a Valencia

Ma cosa visitare a Valencia? Ecco il mio elenco di MUST, sicuramente incompleto, ma che rappresenta secondo me il punto di partenza per organizzare il vostro viaggio, da approfondire a seconda dei giorni che trascorrerete nella bella città spagnola.

Llonja de la Seda

Il mercato o la Borsa della Seta è sicuramente in cima all’elenco di cosa vedere a Valencia: si tratta di un un edificio gotico risalente alla seconda metà del 1400, utilizzato per gli scambi commerciali di vari prodotti, in prevalenza la seta, che aveva una grossa rilevanza economica per la città ed i dintorni. Oggi ospita l’Accademia Culturale di Valencia ed è stato inserito nei Patrimoni Unesco.

L’interno è di particolare bellezza, con delle colonne slanciate verso l’alto che si avvolgono spingendosi e sorreggendo il soffitto ad archi.

Molto caratteristico è anche il portale esterno, con bassorilievi rappresentanti un uomo nudo, un drago, una coppia abbracciata, un uomo seduto sopra ad un tavolo, e molte molte altre. Vi consiglio di fermarvi qui un po’ per riuscire ad apprezzare ogni dettaglio.
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Cattedrale di Valencia

Definire in che stile è la Cattedrale di Valencia è quantomeno difficile. La chiesa infatti, essendo stata costruita a più riprese ha visto lo scorrere di diversi stili architettonici che ne hanno definito le varie parti, più di tutti il Gotico, il Romanico ed il Barocco, uno stile per ogni porta di ingresso 🙂
Chiude la vista d’insieme il Miguelete, la torre e campanile che affianca la chiesa.

L’interno è per lo più romanico, con la classica croce latina, la divisione in tre navate, un’abside coperta da una volta colorata di azzurro, e molte cappelle laterali, alcune abbellite con opere di Goya.

Di grande importanza è la Cappella del Santo Graal. Molti turisti la visitano, sia per devozione che per semplice curiosità, viste le numerose leggende che gravitano intorno a questo calice antico.
Nel 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia, è stata aperta al pubblico la Porta Santa, che è quindi possibile attraversare nel corso di (quasi) tutto l’anno.
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Torre del Quart e Torre del Serranos

Sono due delle dodici porte delle antiche mure di Valencia che consentivano l’accesso controllato e la difesa della città. Sono entrambe visitabili e regalano una vista sulla città.
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Stazione del Nord

E’ uno degli esempi più belli di architettura modernista della città, con una facciata colorata e piena di portici e finestre ed un interno con molte strutture in legno. Se non arrivate in treno a Valencia, vale comunque la pena fare una passeggiata verso la stazione e visitarne gli interni.
E’ situata accanto alla Plaza de Toros (che non inserisco nel mio personale elenco di cosa vedere a Valencia, perché trovo macabre le manifestazioni tipo la Corrida).

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Chiesa di San Pietro Martire e San Nicola

Una vera scoperta. Ristrutturata da poco ed aperta per pochissime ore al giorno, la chiesa di San Nicola è pura letizia per gli occhi, un po’ meno per le orecchie. Provo a spiegare: la chiesa è bellissima, si entra da una porticina laterale e si rimane estasiati davanti ad un interno completamente affrescato, si potrebbe restare ore ad ammirare ogni dettaglio e forse nemmeno basterebbero. Di contro però, la folla di gente che troverete all’interno, e le visite guidate che non utilizzano, almeno per ora, nessun tipo di cuffia, vi farà sentire quasi come in un mercato, e questo toglie molto alla sacralità del luogo che renderebbe ancora più forte l’emozione di una visita anche puramente artistica.

In ogni caso, io vi consiglio di non perdervela, probabilmente non la troverete in molte delle guide classiche ma è davvero spettacolare e merita un posto d’onore nell’elenco di cosa vedere a Valencia (ricorda molto la Chiesa di San Maurizio, conosciuta come la Cappella Sistina di Milano).
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Valencia, cosa vedere: una passeggiata lungo il Turia

Il vecchio fiume che scorreva nella città, il Turia, è stato deviato dopo l’ennesima esondazione e nel suo letto antico è stato creato un enorme e lunghissimo giardino pubblico, fatto di piante, parchi, zone relax, campi da tennis, di calcio, di calcetto, circuiti sportivi, piste ciclabili etc. Una passeggiata qui è d’obbligo, anche perché vi farà immergere completamente nella vita cittadina, in un luogo che è davvero un esempio di vivibilità.

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Gulliver

Cosa vedere a Valencia con i bambini (ma anche senza)? Un parco giochi enorme, costruito sul corpo di Gulliver imprigionato dai Lillipuziani, con molti scivoli lungo i suoi vestiti, i suoi capelli e le sue gambe. Anche se non avete bambini è assolutamente da vedere e lo incontrerete semplicemente passeggiando lungo il Turia.

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Museo Fallero

La Fallas è una festa tradizionale molto sentita a Valencia, che si prepara per tutto l’anno alla settimana di marzo durante la quale si svolge l’evento. Si tratta di una sfilata di carri allegorici simili ai nostri durante il carnevale, che vengono poi bruciati ad eccezione di alcune statue che vengono salvate dal fuoco. Queste statue sono conservate nel Museo Fallero, che vi consiglio anche per aver dettagli sulla nascita di questa tradizione che è da poco diventata Patrimonio Unesco ( Visitare Valencia durante la Fallas è uno dei miei prossimi obiettivi).
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Giardini Reali

Una volta a Valencia esisteva un palazzo reale. Ora ne restano solo i giardini (il palazzo è stato completamente raso al suolo), dove passeggiare ed ammirare, nel giusto periodo, i bellissimi colori del Roseto ed il laghetto. Ospitano anche il Museo di Scienze Naturali.

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Palazzo Marques dos Aguas

Si tratta di un palazzo nobiliare in stile baracco, oggi sede del Museo Nazionale della ceramica. Le due acque, quelle del fiume Turia e del fiume Jucar, sono rappresentate dai due corpi umani in alabastro che circondano l’imponente porta d’ingresso. Le pareti esterne, che sembrano di marmo pregiato, sono in realtà completamente affrescate e sono quindi spesso oggetto di ristrutturazioni.
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Leggi anche “50 foto dei nostri #ColoriDiSpagna”

Mercato centrale

I mercati sono sempre imperdibili, perché rappresentano il cuore della città più vera, così come il cibo è lo specchio di abitudini, usanze e tradizioni di ogni luogo. A Valencia il mercato è completamente al coperto, in una struttura che risale all’inizio 1900 ed ha un sistema di vetri che ne consente sia l’aerazione che l’illuminazione. Il mercato è molto ordinato e vi si può trovare di tutto, carne, pesce, pane, dolci, frutta. Inutile dirvi che i colori vi sommergeranno mentre osserverete lo scorrere delle bancarelle ordinate.
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Mercato di Colon

Non è più un vero e proprio mercato ma nella struttura modernista che lo conteneva sono ora presenti locali, bar e ristoranti, arredati in modo semplice ma di gran classe. Ottimo non solo come passeggiata ma anche per un pranzo, un caffè o un aperitivo.
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Via dei Colori e Street Art

Negli ultimi anni, così come molte città, anche i palazzi e le mura di Valencia si stanno colorando di mille murales. Ne troverete ovunque in giro per la città e potete divertirvi a riconoscere la mano dell’artista: molti hanno un segno distintivo che vi rivelerà la paternità delle diverse opere. Sono tante le strade, sopratutto nei quartieri più antichi e meno valorizzati, quali il Carmen, che oggi ospitano queste grandi opere. Una in particolare ha colpito la mia attenzione, vuoi anche per la similitudine con il nome che abbiamo dato al viaggio che vi ricordo essere #ColoriDiSpagna: la Via dei Colori. Si tratta di una breve strada, Carrer de Moret, in cui abita un fotografo che ha deciso di abbellirla facendo dipingere da streeter alcune delle sue fotografie. Il risultato è sorprendente.

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Valencia: Ciutat de les arts i les ciències

Poco fuori dal centro storico, sul corso del Turia, quasi a ridosso del porto, si vedono (già da lontano, vista la loro imponenza) alcune strutture futuristiche, opera del genio un po’ matto di Santiago Calatrava. Gli edifici, dalle forme strane e dai colori bianchi e blu, sono appoggiato ad una piscina azzurra e bassissima che ne fa anche da specchio. A lato, un giardino tropicale e altre strutture blu che sembrano uscite da navicelle spaziali.
Da vedere, non solo per i musei in sè che è possibile visitare, ma anche e direi sopratutto per la struttura in sè.
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Oceanografico

Poco oltre la Città dell’Arte e della Scienza, si trova un altra struttura futuristica, l’Oceanografico, uno dei più vasti d’Europa e sicuramente uno dei primi risultati se cercate in rete cosa vedere a Valencia. L’architettura è del tutto simile alle precedenti, sia per forma che per colore, tanto che sembrerebbe opera della stessa mano, ma non lo è (l’architetto è Felix Candela). Bellissimi gli acquari tunnel, sopratutto quello degli squali, in cui è possibile camminare mentre uno squalo e altri pesci ti nuotano sulla testa. Molto suggestivo.
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Porto e spiaggia

Di una città che sorge sul mare, non si più fare a meno di visitare il porto e le spiagge. Purtroppo ad oggi i giardini del Turia non sono completati e quindi non potete percorrerli fino al porto, ma mi auguro che i lavori possano concludersi quanto prima.
Le spiagge sono enormi e affiancate da un lungomare ampio dove passeggiare è davvero piacevole (per la serie: Cosa vedere a Valencia d’estate!).

Albufera

Una riserva naturale, che include il lago più vasto della Spagna, sul quale è possibile fare gite in barca per osservare i numerosi uccelli che ne popolano le sponde e la vegetazione, o anche semplicemente per rilassarsi nel silenzio e nella calma che infondono gli specchi d’acqua.

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Se avete bisogno di informazioni sul viaggio o avete voglia di una visita guidata studiata su misura per voi, non esitate a scrivermi, sarò lieta di aiutarvi e di mettervi in contatto con Paloma!

Se il nostro post su Cosa vedere a Valencia vi è stato utile e vi è piaciuto condividetelo con i vostri amici!

 

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4 commenti

  1. Elenco completissimo, altro che incompleto!! Io vorrei tornarci e sarebbe bellissimo farlo durante Las Fallas…come guida consiglio assolutamente anche io Paloma! Praticamente è come visitare la città con accanto un’amica che ti racconta spensieratamente la storia e gli aspetti della città. Complimenti per l’articolo Lucia!

  2. Ciao,
    dopo le tue premesse non resisto dal contattare Paloma per pianificare una visita guidata di Valencia.
    Siamo una famiglia di 2 adulti e 3 ragazzi di 11 e 14 anni. Pensi possa fare al caso nostro Paloma?
    Grazie in anticipo.
    Stefania
    (Bologna)

    • Certo che si! Sicuramente saprà trovare l’itinerario adatto a voi! Contattatela pure, dicendole che avete preso il suo contatto dal mio blog e salutatemela tanto!! Buon viaggio!!

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