28 Marzo 2015
A Firenze ci torno spesso volentieri, anche se non ne ho mai parlato nel blog. Un po’ perché amo molto questa città, ed un po’, anzi forse più per questo in realtà, perchè li a due passi (a Sesto Fiorentino per la precisione) abita una delle mie più care amiche (la stessa del mio viaggio a Mykonos), a cui sono legata da un affetto sincero e profondo. Ogni volta che stiamo insieme so già che mi divertirò tantissimo.
E questo week end non ha fatto eccezione.
Siamo arrivati da lei il venerdì sera subito dopo lavoro. Ad accoglierci, i fantastici murales della stazione di Sesto. Che bella la street art! Sono davvero felice che negli ultimi anni stiano cercando di valorizzarla!
Un salto a casa per rinfrescarci un po’ e poi via a cena con altri amici in un ristorante dal nome Pizza e Carbone – A casa mia. Personale gentilissimo e mega grigliatona di carne. In fondo, siamo a Firenze, no? 😉
Il giorno successivo, ci da il buongiorno una splendida giornata di sole, tanto calda da decidere di far colazione in terrazzo. Che bello prendere il sole ancora in pigiama, sorseggiando un caffè, una spremuta d’arancia e mangiando dolci buonissimi! Una bella carica per la giornata che ci aspetta!
Ci prepariamo e con il trenino in 15 minuti siamo a Firenze.
La Chiesa di Santa Maria Novella è sempre bellissima, iniziamo da qui a passeggiare per le stradine del centro. Oggi è tutto paesaggi ed architetture ma prima o poi tornere a Firenze con l’idea di entrare nelle Chiese e nei vari Musei. Per il momento ci godiamo il sole e passeggiando arriviamo fino all’Arno. Lo percorriamo in direzione Ponte Vecchio, bellissimo, con le sue gioiellerie caratteristiche ed un fiume di gente che, come noi, sta approfittando del clima mite di oggi. Poco prima del ponte, in una traversina, vengo attratta da alcune installazioni di arte contemporanea. Ci avviciniamo e tutto il vicolo è stato utilizzato come galleria a cielo aperto. Si tratta di statue in resina bianca, dal corpo umano e dal volto di animale, create dall’architetto Simone d’Auria per il progetto Personal/Unpersonal.
Continuiamo la nostra passeggiata, passando di fronte al Palazzo della Signoria. Non possiamo avvicinarci molto e non riusciamo quindi ad ammirare da vicino le statue che lo circondano, in quanto oggi è prevista una manifestazione pre-Expo, e l’area è completamente sigillata per la presenza di RAI e di politici vari.
E’ oramai ora di pranzo da un pezzo, iniziamo ad aver fame, così decidiamo di mangiare qualcosa al volo, rifugiandoci nel vicino Da’ Vinattieri. Un bel panino con il lampredotto e due schiacciate, mangiati seduti sui gradini nella strada accanto e siamo di nuovo carichi per il pomeriggio.
Passeggiamo ancora fino ad arrivare al Duomo. Bellissimo come sempre. Adoro il marmo policromo. Sotto il sole il bianco, il rosa ed il verde risplendono. Non smetterei mai di guardare la chiesa, da ogni suo lato, la splendida facciata, il campanile che risalta ancora di più con l’azzuro del cielo limpido che Firenze ci sta offrendo, ed il battistero, purtroppo non a vista per lavori di reastauro. Una delle piazze più belle d’Italia, secondo me. E forse anche del mondo. Non riesco a smettere di fotografare. Mi stacco solo un momento per un caffè e poi di nuovo foto.
Sono quasi le 16 e noi abbiamo prenotato la mostra di Van Gogh Alive, alla chiesa di Santo Stefano al Ponte. E’ da un mese quasi che desideriamo vedere questa esposizione e finalmente è arrivato il momento, rimandato solo di un’ora dalla gentilezza della ragazza alla reception, la quale ci consiglia di ritornare considerando che sono appena entrati oltre 70 bambini. Un ottimo consiglio che ci consente di fare una piccola e golosa pausa gelato da Carapina.
Torniamo alla mostra, saltiamo la fila (grazie al biglietto comprato preventivamente online, un consiglio che do sempre per evitare ore ed ore di coda), e ci godiamo uno degli spettacoli più belli a cui abbia mai assistito. La mostra in sè, è una vera opera d’arte, una emozione che non si può descrivere a parole, nè con immagini o video. Va semplicemente vissuta (cit. C.M.).
Dopo la mostra, ancora coinvolti da quello che abbiamo visto, torniamo indietro fino alla stazione e riprendiamo il trenino per Sesto Fiorentino. Stasera ci aspetta una cena spettacolare da Cucineria la Mattonaia.
Il giorno a Firenze è stato bellissimo ed intenso. Pieno di emozioni che ci hanno riempito gli occhi ed il cuore di bellezza.
Andiamo a dormire soddisfatti della giornata appena trascorsa, inconsapevoli, ancora, che domani avremo modo di ammirare un altro volto della bellissima città toscana, godendo del profilo delineato dalle cupole delle sue chiese e dallo scorrere dell’arno, in cima alle colline che circondano Firenze. Ci aspetta un giorno a Fiesole, nella calma e nella bellezza di questo piccolo borgo arroccato in alto, a pochi chilometri dal capoluogo, prima di tornare in città per prendere il treno di ritorno a Roma.
Il week end è terminato. Ci dispiace di lasciare il silenzio di Sesto ed il poco traffico di Firenze e di far ritorno nel pieno caos di Roma. L’impatto con il rumore della città è molto forte. E a volte ti fa desiderare di esser in un posto diverso. Ma viviamo qui. E la verità è che, nonostante tutto, per me Roma è casa, ed io la amo, così come amo, dopo ogni viaggio, far ritorno a casa mia.
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